I rappresentanti delle grandi religioni riuniti a Roma


Si è conclusa l'altro ieri la Conferenza che ha visto riuniti nella nostra capitale oltre cento rappresentanti delle principali religioni mondiali.
In attesa del G8 che riunirà all'Aquila i rappresentanti politici, i leader religiosi inviano ai potenti della Terra un documento, in cui invitano ad una maggiore attenzione alla dimensione spirituale per risolvere i problemi dell’Africa, del clima e della proliferazione nucleare, che vengono considerati tre grandi emergenze.
Per i leader religiosi presenti a Roma, il mondo è caratterizzato da una cultura materialista che si esprime nel culto del denaro, delle ricchezze, del consumo. "Il materialismo - dicono - rende le persone prigioniere del vuoto. La vita spirituale è la vera garanzia per un'autentica libertà".
Di fronte alle molteplici questioni di carattere politico, economico, sociale ed ecologico. "c'è bisogno della sapienza spirituale di cui le grandi religioni sono depositarie, per orientare le culture e fondare eticamente le risposte alle sfide del mondo contemporaneo".
Talvolta, ammette il documento, le religioni sono state tentate dalla spirale della violenza, "ma siamo convinti che le religioni possano guarire il cuore di tutti, parlando di Dio. Nel profondo di tutte le tradizioni religiose c'è un messaggio di pace. Parlare di Dio guida sulla via della pace".
Certamente il compito delle religioni non è quello di dettare strategie per risolvere i problemi umani, ma qualcosa le religioni hanno da dire, soprattutto nel ricordare a tutti gli uomini, credenti o meno, che nel cuore di ognuno di noi c'è il sogno di costruire un mondo più giusto e più umano.Vi ricordo che si sono trovati insieme, a stilare questo documento comune, cattolici e induisti, ebrei e musulmani, scintoisti e buddisti

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