Bella: un film per la vita

Leggo che il Movimento per la vita ha assegnato il Premio europeo per la vita "Madre Teresa di Calcutta" al film “Bella”. Questo film, campione di incassi negli Stati Uniti e vincitore del Premio del pubblico al Toronto Film Festival e del primo premio al Fiuggi Family Festival, non è stato ancora messo in programmazione nelle sale italiane, ma neanche nelle nostre reti televisive. Un film "oscurato", che propone invece un messaggio positivo, perchè racconta con delicatezza come l'aborto non sia l'unica soluzione possibile per una gravidanza indesiderata.
La storia  ha per protagosti José, un promettente giocatore di calcio messicano, che per circostanze tragiche smette di giocare a calcio e si ritira a fare il cuoco nel ristorante del fratello adottivo e Nina,  impiegata nello stesso ristorante, che viene però licenziata perché non andava al lavoro a causa della gravidanza. Nina,  sola, senza alcun sostegno familiare e senza lavoro, è decisa ad interrompere la gravidanza. Allora José che non condivide la sua scelta, le resta accanto facendole sentire la sua presenza e il suo sostegno in tutto ciò che gli è possibile. Le loro giovani vite s’intrecciano in una serie di dialoghi intensi e stupendi flashback. Difficile non restare emotivamente coinvolti nel racconto, anche se non vengono mai pronunciate parole come: Dio, aborto, difesa della vita ecc., ma inquadrature, sguardi e silenzi dicono molto di più.

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