Siamo i primi. Che tristezza!

Non sto parlando dell'esito del Mondiale di calcio, ma di quanto emerge dal rapporto "Bambini e adolescenti in Italia: un quadro degli ultimi dieci anni" realizzato da Eurispes e Telefono azzurro.
Leggete:
"Tra i giovani italiani si va diffondendo sempre di più la moda del bere in maniera compulsiva, con l’apposito intento di ubriacarsi (Binge Drinking): l’effetto ricercato è quello dello stordimento, i ragazzi arrivano a consumare quantità di alcool nettamente superiori alle loro capacità fisiologiche di assorbimento.
Secondo l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’alcol è la prima causa di morte tra i giovani uomini europei: determina un decesso su 4 tra i ragazzi dai 15 ai 29 anni; 55.000 morti l’anno per incidenti automobilistici causati dall’alcol, avvelenamento, suicidio indotto dalla dipendenza, omicidi causati dal consumo di alcol. È inoltre la causa del 10% dei decessi delle ragazze.
L’Italia detiene il primato negativo dell’età più bassa del primo contatto con l’alcol. L’età media in cui avviene l’iniziazione all’alcol è 12 anni e mezzo, rispetto ai 14,6 della media europea e il 54,6 per cento dei ragazzi tra 15 e 19 anni ha già sperimentato, almeno una volta, l’ubriachezza".
Un primato di cui fare volentieri a meno!!!
(su ispirazione di una vignetta della Settimana Enigmistica e con i personaggi di Toondoo)

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