Fare l'esame di coscienza

Tempo di vacanze. C'è chi parte e c'è chi resta, perchè partire non può.
Ho letto che è aumentato il numero di chi le vacanze non se lo può permettere.
Pensate anche che sono ben 8 milioni, il 13 %  dell'intera popolazione, le persone che in Italia non solo non possono pensare alle vacanze, ma che fanno veramente fatica ad andare avanti nella vita di tutti i giorni. La povertà colpisce anche in casa nostra.
Posso pensare che la cosa non mi riguardi? In fondo cosa potrei fare?
"I poveri li avrete sempre con voi" - ha detto Gesù. Con questo non dobbiamo assolverci dal nostro non far nulla per cambiare la situazione, perchè, sempre Gesù diceva: " Qualunque cosa avrete fatto al più piccolo lo avete fatto a me".
Vi riporto le parole di don Domenico Sigalini, lette su Dimensioni Nuove di Aprile:
"Basterebbe infatti fare un giro nel terzo mondo per vedere se possiamo stare tranquilli nella nostra abbondanza o se forse non ci dobbiamo fare un serio esame di coscienza per vedere se il nostro benessere, e lo è, non dipende dal malessere che il nostro mondo procura a popoli poveri e affamati; se la nostra abbondanza sfacciata non significhi una appropriazione indebita di qualcosa che è di tutti".

La povertà mi invita ad un serio esame di coscienza sul mio modo di vivere.
Quanta attenzione ho per gli altri? Quanto pesa per me l'apparire piuttosto che l'essere?
E' tempo di vacanza. Certamente.
Ma questo non significa mandare in vacanza la coscienza.

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