Ma perchè chiamarli disabili?

Prima di tutto sono persone.
Questo mi viene da dire quando si parla dei disabili. Gli atteggiamenti di fronte alle persone "diverse" vanno dall'indifferenza alla curiosità, dall'indulgenza ad una pietà forzata. Ma perchè non riconoscere la persona? Le persone sono diverse, per natura, cultura, religione. Non siamo tutti uguali e la normalità è un concetto statistico. Niente più di questo. Le difficoltà non vanno ovviamente ignorate ed è compito del legislatore e delle persone di buona volontà offrire gli strumenti e le occasioni perchè ogni persona possa realizzarsi.
Il  sogno di  José Omar era ad esempio diventare direttore d'orchestra, nonostante gli dicessero che non era per lui,  che aveva la sindrome di down. La sua tenacia e l'appoggio dei genitori gli hanno permesso di andare oltre la disabilità.  Ha trovato la Fondazione musicale Simon Bolivar, fondata dal maestro José Antonio Abreu per insegnare a suonare ai ragazzi di strada e aiutarli a stare lontano dalla violenza proprio attraverso la musica, ed è entrato a far parte di una delle duecento orchestre nate da questa Fondazione. La 'Rinconada' è l’orchestra in cui José Omar non solo suona nel gruppo, ma ne è anche il direttore. Josè è il primo maestro d’orchestra con la sindrome di Down.
Alcune settimane fa, lui e la Rinconada si sono esibiti in un’importante cerimonia a Caracas, la capitale del Venezuela, con grande successo. "Ogni concerto - ha detto Josè - è un sogno che si realizza. Quando stringo in mano la bacchetta, sono felice".
E' proprio vero che l'handicap peggiore è il pregiudizio, che ci impedisce di vedere la dignità che è propria di ogni essere umano.

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