La dignità dell'uomo

da "La Settimana Enigmistica" del 21 luglio 2012
La Bibbia ci dice che ogni essere umano è creato a immagine di Dio. Come l'Adamo della vignetta proposta, ognuno di noi "viene" da Dio e togliendo Dio dal proprio "albero genealogico" non ci guadagniamo nulla. Anzi. Dice Benedetto XVI che «...dove scompare Dio, l'uomo non diventa più grande; perde anzi la dignità umana, perde lo splendore di Dio sul suo volto» (omelia del 15 agosto 2005).
Leggo nel Catechismo dei Giovani "YouCat":
«Se la dignità umana derivasse dai successi e dalle prestazioni dei singoli uomini, i deboli, i malati e coloro che sono privi di forze non avrebbero alcuna dignità. I cristiani credono al contrario che la dignità umana derivi in primo luogo dalla dignità di Dio; egli guarda ogni singolo uomo e lo ama come se si trattasse dell'unica creatura del mondo. Poiché Dio ha gettato il suo sguardo anche sulla più  piccola delle sue creature, essa possiede una dignità infinita che non può in alcun modo essere distrutta da parte degli uomini» (n.280).
Se ne fosse ricordato Adamo prima di cadere nella trappola del serpente! Purtroppo Dio lo mettiamo di mezzo solo quando ci fa comodo, per dimenticarcene, se non eliminarlo, quando la sua presenza si fa ingombrante, perché ci richiama alla Responsabilità, al Bene, alla Verità.Quant'è più comodo, invece, scegliere la via meno impegnativa.
Dice ancora Benedetto XVI:
«L'uomo che si volge verso Dio non diventa più piccolo, ma più grande, perché grazie a Dio e insieme con Lui diventa grande, diventa divino, diventa veramente se stesso» (omelia dell'8 dicembre 2005).

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