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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Mary, Did You Know?

Bellissimo canto per prepararci al Natale.   Testo  Mary, did you know That your baby boy will one day walk on water? Mary, did you know That your baby boy will save our sons and daughters? Did you know That your baby boy has come to make you new? This child that you've delivered Will soon deliver you Mary, did you know That your baby boy will give sight to a blind man? Mary, did you know That your baby boy will calm a storm with His hand? Did you know That your baby boy has walked where angels trod? And when you kiss your little baby You've kissed the face of God Mary, did you know? The blind will see The deaf will hear And the dead will live again The lame will leap The dumb will speak The praises of the Lamb Mary, did you know That your baby boy is Lord of all creation? Mary, did you know That your baby boy will one day rule the nations? Did you know That your baby boy is heaven's perfect Lamb? This sleeping child you're h

Il cellulare a tavola. No, per favore, no!!!

Il pranzo e la cena dovrebbe essere momenti in cui la famiglia si incontra. Come si condivide il cibo si dovrebbe condividere il racconto della giornata, le emozioni provate. Oggi non è facile ritrovarsi nello stesso momento, tutti insieme a tavola. Difficile conciliare gli orari, ancor più complicato parlare, tutti presi a vedere ed ascoltare la televisione, per non parlare dei cellulari. Guardate cosa ha fatto questo papà. Geniale!!!  

La grazia delle domande

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Perché farsi le domande, come abbiamo detto a scuola, fa parte dell'essere umani. Sarebbe veramente un peccato rinunciarvi, come lo sarebbe il pensare che tanto risposte non ce ne sono. «A tredici, a quattordici anni io vivevo prevalentemente per strada. Ogni tanto passavo la notte da qualche amica che abitava in campagna. Invece di dormire, trascorrevamo il tempo sdraiate nei campi, incuranti del freddo, dell’umido, e interrogavamo per ore la volta celeste. Importava qualcosa di noi alle stelle lassù? Il fuoco che ardeva in loro era per noi inimmaginabile: quei piccoli soli dal basso della terra sembravano soltanto dei puntini di ghiaccio. Da qualche parte nello spazio siderale era nascosto il nostro destino? O invece era scritto solo nel nostro cuore? Come sarebbe stata la nostra vita adulta? Avremmo fatto un lavoro che ci piaceva? E avremmo trovato prima o poi il grande amore? E i figli? Quel cielo che, da parte a parte, colmava l’orizzonte era la nostra sfera di cristallo. N

Gli amici che vorrei

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«Prof, non ne posso più. G. mi prende sempre in giro». G., ma potrebbe essere tutte le lettere dell'alfabeto (in lui infatti rivedo tanti alunni, ragazzi e anche ragazze, perché ormai il bullismo non è più prerogativa dei maschi), forse non si rende conto del male che arreca agli altri. Superficialità, rabbia, mancanza di empatia, ..... chissà cosa si nasconde dietro il comportamento di un bullo. Non mi addentro nelle analisi sociologiche e/o psicologiche, ma  lascio parlare un ragazzo, anche lui ipotetico, come il nostro G., che rappresenta invece i tanti studenti che desiderano venire a scuola per imparare e stare bene con i compagni. «Non sono più un bambino piccolo, ma i genitori, che ancora non ne sono convinti, non fanno che predicare: «Quei ragazzi non ci piacciono. Non ci andare». Anche un insegnante che mi vuole bene ogni tanto mi avverte: «Mi raccomando stai attento a quei tipi lì». Io, però, lo so quali sono i compagni e le compagne con i quali fare amicizia, e quell

Migliori si può

" Migliori si può. Anche le parole possono uccidere " è una campagna sociale promossa da Avvenire , Famiglia Cristiana , la Federazione italiana settimanali cattolici e dall'agenzia pubblicitaria  Armando Testa, per dire no alla discriminazione. I volti che compaiono, trafitti da parole denigratorie che assumono la forma di proiettili, ci fanno ben capire quanto i pregiudizi facciano male. Dire "no" alla discriminazione, è dire un “sì” a una società più sensibile, attenta, accogliente. Carissimi alunni, quante volte anche la nostra scuola è ambiente poco accogliente? Quante volte le parole hanno ferito e feriscono? PS : ricordo agli adulti che è possibile aderire a questa campagna sottoscrivendola qui  da dove è anche possibile scaricare tutti i "volti trafitti". Migliorisipuò - Video con foto

Il monachesimo benedettino

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Una mappa di sintesi sul monachesimo occidentale.

La vita di Gesù in stile twitter

Cari ragazzi di terza, date un'occhiata qui. Spero possa offrirvi qualche spunto per il lavoro che vi è stato affidato: « Costruire un’ipotetica pagina Facebook con i personaggi incontrati nell'unità che aveva per tema l'uomo la ricerca di Dio ». Il video che propongo ci presenta la vita di Gesù in "stile twitter".

Com'è nato l'uso di farsi il segno della croce?

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Il segno di croce è il primo gesto di fede che impariamo ed è quello che accompagna ogni preghiera ufficiale o personale della Chiesa. La simbologia che esprime è limpida, specialmente quando è accompagnato dalle parole «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo». La sua storia è antichissima e si perde nelle origini della Chiesa apostolica, che inizia a strutturare la propria fede attraverso gesti e parole comuni. Le prime testimonianze risalgono all'epoca dei padri e si riferiscono al piccolo segno di croce, l'unico allora in uso, fatto con il pollice, in genere sulla fronte, talora su altre parti del viso e poi del corpo. Tertulliano, autore a cavallo fra il II e il III secolo, parla di un uso personale e diffuso del segno di croce. In un'opera dove paragona l'impegno battesimale dei cristiani al giuramento dei soldati dell'impero, afferma: «Se ci mettiamo in cammino, se usciamo od entriamo, se ci vestiamo, se ci laviamo o andiamo a mensa, a let

Non abbiamo bisogno di Halloween

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Non c'è nulla da fare. "Zucche" sempre più vuote che si lasciano coinvolgere in un rito sempre più superficiale e commerciale. Ieri ho chiesto ai miei alunni che cosa avrebbero festeggiato con Halloween. A parte le affermazioni "è divertente, ci mascheriamo, facciamo un po' di casino, spariamo i minicciccioli (petardi)" non ho avuto altre motivazioni (ma già queste basterebbero per il trionfo del "vuoto"). Non credo che sapendo che il 31 ottobre è il capodanno dei satanisti prenderebbero le distanze da questa festa, anzi, forse ne rimarrebbero ancor più affascinati. Mi disturba però, più che l'atteggiamento degli alunni, quello di alcuni insegnanti, che fin dalla scuola dell'infanzia bombardano i bambini di zucche, ragnatele, streghe, scheletri, ecc. Ma come? Noi che siamo così attenti ai crocifissi, ai presepi e a tutte le tradizioni di cristiana memoria (che non abbiano a "contaminare" la laicità della scuola), ci pieghiamo in