Responsabili, no bambini viziati

Leggo su Popotus che nel 2050 il consumo di carne sarà insostenibile. In che senso?
Vi riporto l'articolo:

«Rinunciare alla carne per un giorno è salutare, anche per il pianeta: ci crede fermamente l’associazione che promuove – ogni 13 giugno – la “Giornata mondiale senza carne”. Se una famiglia di quattro persone rinunciasse alle bistecche, risparmierebbe la quantità di acqua necessaria alla sopravvivenza di una persona per oltre un mese e l’identica quantità di carbonio prodotta da una lampadina lasciata accesa per 16 giorni.
Se una classe di trenta bambini scegliesse il vegetarianesimo per un giorno riuscirebbe a risparmiare l’acqua che serve a ciascuno di loro per una settimana e una quantità di energia pari a quella necessaria per tenere una tivù accesa per 137 ore consecutive.
I dati si trovano sul sito del World Free Meat Day (che si legge uord fri mit dei): nel 2050 – si legge sulla pagina web – la richiesta di carne sarà insostenibile per le risorse idriche del pianeta: a quella data la popolazione mondiale raggiungerà i nove miliardi di individui e il consumo di carne si attesterà intorno ai 200 milioni di tonnellate. Per far crescere il foraggio necessario a nutrire gli animali, per abbeverarli, per macellarli e per pulire gli impianti si usano quantità enormi di acqua: è stato calcolato che per produrre un chilogrammo di carne di pollo servono 4.330 litri di acqua, 5.990 per un chilo di carne di maiale, e 10.400 per un chilo di carne di pecora. Per un chilo di carne di manzo occorrono 15.400 litri di acqua».

Questi dati meritano tutta la nostra attenzione. Non solo perché c'è una grossa fetta della popolazione del mondo che il pasto di carne se lo sogna (e purtroppo anche in Italia la crisi ha reso povere tante persone), ma anche perché c'è bisogno di comportamenti più virtuosi. Viviamo in un tempo in cui prevalgono sempre di più gli interessi individuali. L'idea di bene comune è relegata ai buoni propositi di Natale e non fa parte del quotidiano. Dobbiamo re-imparare il rispetto, il senso della misura, la gratitudine. Non possiamo più permetterci comportamenti da bimbi viziati.


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